Dovresti iniziare anche tu!

Qualche anno fa, precisamente nel 2017, la famiglia Thunberg (Greta, Svante, Beata e Malena) ha pubblicato un libro chiamato “La nostra casa è in fiamme”.

Si, è la risposta alla vostra domanda: è un libro che parla del cambiamento climatico. Lo scopo non è solo quello di informare i lettori ma è anche quello di allarmarli!

Le emissioni di CO2, di gas serra e di gas inquinanti, aumentano e di conseguenza gli effetti collaterali sono sempre più evidenti. Alcuni esempi sono lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento delle temperature, l’innalzamento del livello del mare, la scomparsa di molte specie animali e vegetali. Correlati a questi fenomeni vengono riportati dati con le rispettive fonti che ci dicono che abbiamo sempre meno tempo per agire e invertire l’aumento delle emissioni: abbiamo circa sette anni!

È un libro che ti sputa in faccia la realtà, non si preoccupa di dire che dobbiamo smettere di usare il petrolio (usato solo perché le aziende petrolifere controllano il commercio), che dobbiamo smettere di prendere l’aereo - una delle principali fonti d’inquinamento, perché un solo viaggio corrisponde a mangiare chili e chili di carne - che gli allevamenti sono tra le principali fonti di metano e di CO2 e pertanto dobbiamo smettere di mangiare la carne! I cambiamenti e i sacrifici sono tanti ma, davanti alla catastrofe che stiamo causando, ci sembra ormai il minimo.

Greta in questo libro non nasconde la sua delusione nei confronti della generazione adulta, nei confronti dei politici che hanno fatto tante promesse ma poche azioni, nei confronti di quelle famiglie che ignorano il cambiamento climatico. Mostrando questa delusione non è solo lei a chiedere aiuto ma il mondo intero. Greta chiede aiuto ai giovani che un giorno si troveranno a gestire la crisi climatica, chiede aiuto a quelle generazioni che hanno aggravato la curva delle emissioni e che ora non possono stare con le mani in mano.

Questo libro non parla solo del cambiamento climatico, parla anche di una famiglia come tante, o quasi. Inizialmente viaggiavano molto, mangiavano carne. Era, a tutti gli effetti, una famiglia ad alto consumo, ma piano piano, con l’aiuto di Greta, si rende conto di ciò che sta accadendo e comincia ad agire. Hanno smesso di usare l’aereo, di mangiare carne e hanno comprato un’auto elettrica. Ma non hanno fatto solo questo, hanno intervistato climatologi mentre Greta ha iniziato a protestare creando il movimento Friday For Future”.

Nel libro, partendo dalla diagnosi di Asperger a Greta e di ADHD (attention deficit hyperactivity disorder, disturbo da deficit di attenzione/iperattività) a Beata, viene descritto, tramite la voce della madre Malena, l’inizio della passione di Greta e tutte le difficoltà incontrate.

Greta non mangiava e non parlava; per questo saltò un anno di scuola, frequentando insegnanti privati e passando diverse notti in ospedale. Nel frattempo emerse anche la malattia di Beata. Con una scrittura semplice, il lettore viene catapultato nella quotidianità di questa famiglia svedese, una quotidianità che non può essere interrotta.

Quando ho finito di leggere questo libro, ho considerato la fortuna che ho di vivere nella mia famiglia e alle sventure che i Thunberg hanno incontrato: nonostante tutto, non hanno rinunciato a lottare.

Io non ho mai fatto niente ma ora ho iniziato a lottare per la salute della terra.

Dovresti iniziare anche tu!

Vittoria Arfini

 

Fonte foto: https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2020/11/12/greta-thunberg-il-film-sulla-attivista-icona-green_f4b9cbfb-c312-4564-9947-f825e5a69915.html 

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