
L'uomo che custodisce i sogni
“Ho scoperto che le piante della giungla tossica non sono velenose se vivono in un ambiente puro. In sé le piante sarebbero innocue, è la contaminazione della terra che le rende mortali. Anche l’acqua e la terra di questa valle sono contaminate. Chi ha ridotto così il mondo?”
(Da Nausicaä della Valle del Vento )
Il 5 gennaio scorso ha compiuto 80 anni, un regista, sceneggiatore, animatore, fumettista e produttore cinematografico giapponese nonché maestro del cinema di animazione, Hayao Miyazaki. Nato nel 1941, è considerato uno dei più importanti artisti del settore al mondo; è stato premiato con due Oscar e un Orso d'Oro, con il suo Studio Ghibli (il nome deriva da un aereo militare italiano Il Caproni Ca.309 Ghibli; l'aeronautica è una sua grande passione).
Ha fatto sognare il mondo ma ha anche sensibilizzato moltissime persone alle tematiche ambientali. Infatti il suo lavoro ha come argomento principale il rapporto tra uomo e natura.
Pochi anni dopo la sua nascita il popolo giapponese ha subito una delle più grandi catastrofi della storia umana. Il lancio su Nagasaki e Hiroshima delle prime due bombe atomiche. Le tracce indelebili lasciate da questi eventi hanno probabilmente contribuito alla nascita di quel mondo fantastico e utopico che ci viene presentato nei film di Miyazaki.
Notiamo infatti come nei suoi film sia spesso presente il tema della catastrofe ma, il contraltare all'oscurità di questa tematica è l'esaltazione dei valori fondamentali di libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà ed insieme ad essi uno spassionato amore per la natura descritta con cura, messa spesso in contrasto con la produzione industriale.
Per quanto Miyazaki sembri opporsi alla tecnologia, non bisogna considerarlo contrario ad essa. Infatti, nei suoi film si possono trovare opere tecniche fantasiose e curate nei più piccoli dettagli. Ma è nella natura che si vede tutto l'amore di questo autore; è in grado attraverso la sua maestria di sviluppare la sospensione di incredulità, soprattutto grazie ad una costruzione degli ambienti naturali attiva interpretata con molta creatività e elaborata per ogni opera sui i libri da cui la sua opera deriva, mantenendo però un suo stile unico e riconoscibile.
Troviamo nelle sue opere quella natura incantata che ci ha sempre accolto e che noi abbiamo tradito, minacciandola e facendole pagare lo scotto di averci dato “fiducia”, mentre dietro qualche tempio shintoista possiamo incontrare i kami, spiriti della natura tra i quali memorabile è Totoro.
Ed è proprio nello shintoismo che possiamo capire meglio la visione naturalistica di questo grande maestro. Infatti questa religione ha un rapporto con la Natura diverso rispetto a quello che abbiamo noi occidentali. Infatti ogni elemento animato e inanimato è sullo stesso piano creando un rapporto orizzontale. Per la filosofia dello Shinto una volpe, una quercia, una pietra, un essere umano, un fiume, un ombrello, un dio e persino una creatura artificiale come un robot fanno parte dello stesso ordine ontologico. È possibile che un individuo elevi se stesso ad un piano dell’essere superiore ma la trascendenza riguarda sempre e comunque quell’individuo specifico.
Miyazaki ha sempre detto di amare molto l’Europa, in particolare l’Italia e la Francia, dove da sempre vengono distribuiti i suoi film. E forse proprio grazie a questo amore e all'effettiva presenza nei suoi lavori a farlo apprezzare molto in questa regione. Alcune delle opere da noi più conosciute sono: “Heidi”, “Anna dai capelli rossi”, “Conan, ragazzo del futuro”.
Per concludere vorrei consigliarvi, uno dei film che è più incentrato sulle tematiche della natura, ovvero il già citato Nausicaä della Valle del Vento.
Questa meravigliosa opera merita sicuramente la visione di tutti coloro che amano la natura. Prende spunto da un grave problema ambientale avvenuto in Giappone nel 1956, quando l'inquinamento da mercurio del golfo giapponese di Minamata raggiunse livelli altissimi e dalla reazione avuta dagli animali che riuscirono a sopravvivere alla devastazione del loro habitat.
È un film che tratta il rapporto tra uomo e natura, ma non tratta l'armonia bensì la devastazione del primo nei confronti della seconda. Questa pellicola ha ottenuto il sigillo ufficiale del WWF e il patrocinio proprio di questa grande associazione.
Miyazaki non si è mai definito ambientalista o ecologista ma ha sempre sostenuto che la natura vada vissuta con una visione personale di rispetto e amore. Auguri Maestro.
“Le persone imparano solo quando le cose si mettono male.”
(Hayao Miyazaki)
Matteo Cloriti
Fonti:
Vivere zen: https://www.viverezen.it/giornale-bio/la-natura-con-gli-occhi-di-hayao-miyazaki/
Associazione Elaf: http://www.associazioneleaf.it/direzione53/?p=766
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Hayao_Miyazaki
Fonti foto https://www.ilpost.it/2016/11/14/hayao-miyazaki-nuovo-
film/https://www.viverezen.it/giornale-bio/la-natura-con-gli-occhi-di-hayao-miyazaki/
http://www.associazioneleaf.it/direzione53/?p=766